Anche Milano ha le sue leggende di fantasmi.
Innanzitutto partiamo da piazza Aquileia, scenografia in passato delle apparizioni dello spettro di Carlo Sala. Sala era un ladro dedito agli edifici sacri. Infatti nella sua carriera ha derubato ben 38 chiese del milanese. Tuttavia questa sua inclinazione pare nascondesse uno spirito di rivalsa. Sala fu infatti obbligato a entrare in seminario dal più classico degli zii malvagi, che voleva liberarsi del nipote per accaparrarsi l’eredità di famiglia.
La lunga e poco onorata carriera del nostro fantasma finì con l’arresto nell’aprile del 1774. Nonostante la condanna a morte per blasfemia, le autorità cercarono con ogni mezzo di graziarlo per evitarne la trasformazione in martire. Tuttavia Sala non solo non mostrò segni di pentimento ma andò incontro alla morte in maniera quasi spavalda. L’esecuzione avvenne il 25 novembre 1775 al Verziere. Poiché condannato per blasfemia, il suo cadavere non meritava sepoltura in terra consacrata. Di conseguenza la tumulazione avvenne in una fossa scavata davanti al Cimitero di Porta Vercellina, un’area buia, umida e ricca di nebbia. Dopo pochi mesi iniziarono le prime apparizioni dello spettro che continuarono fino all’urbanizzazione di Porta Vercellina iniziata nel 1870.