Santa Maria dei Miracoli, conosciuta anche come “chiesa degli sposi“, è intimamente collegata con la vita e le opere l’animo di Sant’Ambrogio, il patrono di Milano: fu infatti lui a volere la costruzione della chiesa. Non a caso l’immagine della Madonna che è il fulcro di Santa Maria dei Miracoli viene anche detta Madonna di Sant’Ambrogio. Il motivo di questo legame risiede nella profonda venerazione di Ambrogio per i due Santi Nazzaro e Celso, tra i primi martiri del Cristianesimo. La piccola basilica di San Celso, le cui prime notizie risalgono all’VII secolo, sorgeva su un’area detta “i tre mori”: qui Ambrogio aveva rinvenuto i resti dei due santi. Il corpo di Celso venne traslato nell’odierna basilica di San Nazaro, in una nicchia con l’immagine della Madonna protetta da un’inferriata. Teniamo a mente questo dipinto, perché avrà un ruolo di rilievo nel corso della nostra storia. Il corpo di San Nazaro venne invece traslato nella basilica dei Santi Apostoli in corso di Porta Romana.
Alla fine del X secolo, quindi alle porte dell’anno mille, il vescovo Landolfo da Carcano decide di ampliare la chiesetta di San Celso, facendovi costruire un monastero e una basilica. I lavori termineranno nell’XI secolo: il complesso viene affidato ai monaci benedettini e nel corso dei secoli verranno aggregate anche strutture ospedaliere per le ragazze madri e i trovatelli.
Santa Maria dei Miracoli deve il suo nome ai miracoli che si sono registrati nel corso degli anni.
I primi eventi prodigiosi iniziarono a registrarsi nel XV secolo e per questo motivo nel 1430 il duca di Milano Filippo Maria Visconti fece costruire una piccola chiesa allo scopo di proteggere l’immagine della Madonna. Negli anni successivi alla fine dei lavori, il ricco patronato dei Visconti e degli Sforza permise ulteriori abbellimenti, tra cui i battenti del portale, rara opera di scultura lignea del XV secolo. E i miracoli continuarono: seguiamone la scia e arriviamo al 1485, l’anno della peste a Milano. La data: 30 dicembre 1485, ore 11.00. La chiesa era affollata per la messa: dopo la comunione, durante il Miserere, la Madonna scostò il velo che la nascondeva per mostrare Gesù ai milanesi afflitti dal flagello della peste. E la peste ovviamente cessò. Il primo aprile 1486 il miracolo venne ufficialmente riconosciuto dalla Curia. Purtroppo il dipinto non è sopravvissuto al trascorrere degli anni mentre si è riusciti a conservare il velo che lo proteggeva.
In virtù di questo miracolo, nel 1493 iniziarono i lavori di costruzione del Santuario a cui pare partecipò anche il Bramante.
Invece l’appellativo “chiesa degli sposi” risale a una lunga tradizione milanese che vede i giovani sposi portare in dono mazzi di fiori all’altare della Madonna. Si tratta del meraviglioso altare opera di Martino Bassi, costruito negli anni 1584-1588, al cui centro si staglia l’Assunta, detta appunto “Madonna degli sposi” capolavoro di Annibale Fontana. E’ presso questo altare che viene conservata la tenda che originariamente nascondeva il dipinto della Vergine: tale cimelio viene mostrato agli sposi al termine della cerimonia nuziale.
Santa Maria dei Miracoli è uno scrigno ricco di tesori, un viaggio nella storia di Milano, circondati da una suggestiva atmosfera fatta di miracoli e devozione.
Indirizzo: Corso Italia 37