Salone del Mobile 2021, in programma dal 5 al 10 settembre a Fiera Milano Rho: non chiamiamola ripartenza, perché le parole sono importanti e non andrebbero usate a sproposito. Non ripartenza perché se lo fosse, significherebbe riprendere il percorso da dove si era interrotto. Quindi ripartire ma seguendo il medesimo cammino, dopo una semplice sosta.
Ma questo non è fattibile. Se questo biennio (perché ormai sono quasi due anni all’insegna del Covid) ha insegnato qualcosa, è che nulla potrà essere come prima. Pretendere di tornare a quella che era la nostra normalità, di ritrovare la stessa atmosfera in cui eravamo immersi, sarebbe una forzatura. Diverse sono le ragioni che impongono un cambio di passo. Quelle sanitarie le conosciamo tutti, quindi è inutile soffermarcisi sopra. Oltretutto non sarebbe questo un luogo idoneo.
Ma le ragioni esistenziali, quelle possiamo e dobbiamo prenderle in considerazione. Anzi, fare i conti con quello che è accaduto e affacciarsi sul nuovo orizzonte di possibilità e di attesa che la pandemia ha spalancato è proprio il compito di ognuno di noi. Sono emerse con prepotenza tutte quelle problematiche che sono rimaste finora celate da altre urgenze o questioni o semplicemente per non fare i conti con la riorganizzazione richiesta dalla loro soluzione.
Il principale imperativo messo a tema è indubbiamente un modo diverso di essere nel mondo, di abitare il nostro spazio e di vivere nel tempo. Siamo stati costretti a una diversa forma di spazialità e di temporalità: ci siamo fermati e adesso dobbiamo instradarci lungo un percorso necessariamente diverso. Necessariamente perché diverse sono le condizioni che puntellano le nostre esistenze: la sostenibilità, l’ambiente, la lotta allo spreco, la vivibilità dei nostri luoghi, per cominciare.
Inoltre è balzata agli occhi l’importanza della prossimità, sia fisica che emotiva, con entrambi i suoi aspetti, sia positivo che negativo, perché non sempre la prossimità porta con sé benessere. Ci sono anche aspetti negativi della vicinanza che debbono essere affrontati e smussati.
La condivisione è stato un altro tema centrale in questi due anni: condivisione di esperienze, di pensieri e di azioni. Tutti dovevamo affrontare la pandemia, tutti ci siamo sentiti disorientati e fondamentale è la riflessione su quanto accaduto, sugli strascichi a livello individuale e di collettività.
Il Salone del Mobile 2021 affronta tutte queste tematiche, cercando di affrontarle con una nuova visione. E visto che i libri sono finalmente tornati ad essere un bene di prima necessità (quanti di noi si sono salvati proprio grazie alla lettura), il format di questo Salone del Mobile 2021 sarà quello di una grande biblioteca del design volta a valorizzare e armonizzare le novità e le creazioni messe a catalogo negli ultimi 18 mesi dalle aziende protagoniste.
Dal punto di vista dell’organizzazione spaziale, i padiglioni saranno 4: l’allestimento prevede dei lunghi setti paralleli, sulle cui pareti le varie aziende avranno la possibilità di raccontare la propria identità e i propri prodotti.
Ma poiché abbiamo detto che temi del Salone del Mobile saranno sostenibilità e circolarità, i materiali usati per tutti gli allestimenti sono stati ideati per poter essere smontati in vista di un loro riutilizzo.
Ecodesign, progetto di Giorgio Caporaso
“E’ possibile parlare di abitare sostenibile quando si utilizzano materiali ecosostenibili, e si limitano fino alla eliminazione l’utilizzo di energie non rinnovabili, quelle cioè derivate da fonte fossile, salvaguardando l’ambiente grazie al maggiore risparmio energetico.”
Lo spirito ecologico del Salone del Mobile non si esaurisce nell’attenzione al materiale usato (provenienza e consumo di risorse energetiche per la loro produzione). Infatti un importante progetto si accompagna al Salone: Forestami, ossia l’allestimento di un “bosco” di circa 100 alberi attraverso il quale i visitatori potranno giungere ai tornelli d’ingresso di Porta Est. Inoltre, all’interno delle varie aree, troveranno spazio altri 100 alberi. Al termine del Salone del Mobile queste piante troveranno spazio in varie sedi della città metropolitana di Milano.
Forestami, logo del progetto
L’interdisciplinarietà sarà un’ulteriore valore aggiunto di questa edizione del Salone del Mobile: infatti sono previsti incontri, workshop e tavole rotonde con esperti provenienti dal mondo l’arte, dell’architettura, dell’educazione, dell’economia circolare. Inoltre la collaborazione con Milano Design Film Festival permetterà di assistere a inchieste, biopic, docufilm, approfondimenti. Infine il coinvolgimento di Identità Golose Milano – Hub Internazionale della Gastronomia perché il cibo riveste un’importanza fondamentale, soprattutto in un’ottica di sostenibilità e salvaguardia dei territori.
Il Salone del Mobile sarà più che mai aperto alla cittadinanza, non rimanendo confinato al quartiere fieristico. Rinnovata quindi la partnership con la Triennale Milano che presenterà il Salone / la Città, un progetto espositivo ideato dal Museo del Design Italiano di Triennale e curato da Mario Piazza che racconterà le produzioni culturali del Salone in città.
Non è un caso che il motto di questa importante edizione della prestigiosa fiera milanese sia abitare il cambiamento. Siamo stati forzati al cambiamento: cerchiamo almeno di starci nel modo migliore possibile. Il Salone del Mobile, che si chiamerà Supersalone, ha quindi un obiettivo di ampio respiro: catalizzare e promuovere i vissuti emotivi di questi due anni, dandovi risalto, portandoli alla luce attraverso prodotti e azioni concrete.
Quindi mai come quest’anno il Salone del Mobile si imporrà per l’innovazione del linguaggio e degli spazi. Quello che ci aspetterà infatti non sarà una mera fruizione passiva di prodotti e brand: saremo catapultati in uno spazio caratterizzato da molteplici possibilità di incontro e di dialogo. Tutto l’evento è stato concepito anche come un momento per cercare di venire a capo di quello che è accaduto e per provare a dare un’idea di quale possa essere la nuova direzione del nostro cammino.
Salone del Mobile, sito ufficiale
Salone del Mobile, presentazione
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