La Galleria d’Arte Moderna di Milano presenta la mostra “Canova. I volti ideali” un prezioso percorso che per la prima volta ricostruisce nelle sue sale la genesi e l’evoluzione delle celebri “teste ideali”, il particolare e fortunato filone della sua opera dedicato alle molte e diverse declinazioni della bellezza femminile e realizzato all’apice della sua carriera.
Le opere in mostra provengono dai principali musei nazionali (Uffizi di Firenze, Gipsoteca Canoviana di Possagno, Galleria d’Arte Moderna di Torino, Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Museo Correr di Venezia) e internazionali (Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo, J. Paul Getty Museum di Los Angeles, Kimbell Art Museum di Fort Worth, Museu Calouste Gulbenkian di Lisbona, Musée des Beaux Arts di Lione, Musée Fabre di Montpellier).
Negli ultimi dodici anni di attività, quando è lo scultore più famoso e più richiesto d’Europa, Antonio Canova si dedica a una serie di effigi femminili di personaggi ideali che ha immediata fortuna tra i contemporanei, sia tra la committenza che tra la critica dell’epoca.
Nel percorso espositivo vengono presentate le diverse versioni dello stesso soggetto realizzate da Canova, su tutte la Vestale, realizzata in tre versioni e qui riunite per la prima volta.
Accanto alle opere del maestro del Neoclassicismo sono anche proposti preziosi confronti con opere che vanno dall’antichità ai nostri giorni, che da un lato indicano i modelli da cui lo scultore prese spunto, dall’altro evidenziano il valore universale della sua arte. Tra questi, si segnalano le sculture antiche della collezione Farnese, gli affreschi del Quattrocento toscano, le opere realizzate dagli scultori che seguirono il classicismo del maestro nell’Ottocento (come Raffaele Monti o Pompeo Marchesi) ma anche l’arte del Novecento e la scultura di Adolfo Wildt e Giulio Paolini.