Ecomuseo di Leonardo, a due passi da Milano: un percorso di 21 km che si snoda lungo il fiume Adda, dai comuni di Imbersago e Villa d’Adda a nord, fino al comune di Cassano d’Adda a sud, seguendo le tracce di Leonardo e il suo amore per queste zone.
Si tratta di un vero e proprio museo a cielo aperto che si snoda all’interno del Parco Adda Nord, tra le province di Lecco, Bergamo, Monza e Milano. Infatti come in un museo, abbiamo diverse sale anche se qui si tratta di tappe, 18 per la precisione, molte delle quali raggiungibili in macchina per poi proseguire a piedi o in bicicletta lungo l’alzaia ciclo-pedonale.
L’Ecomuseo è un’occasione unica che permette di ammirare paesaggi di rara bellezza (tra cui il famoso villaggio Crespi, patrimonio Unesco) e contemporaneamente i prodotti del genio di Leonardo. Infatti, per la rubrica “forse non tutti sanno che“, Leonardo soggiornò in questi luoghi per una ventina d’anni, dopo essere giunto a Milano nel 1482. Per la precisione fu ospite nella villa di Vaprio D’Adda del suo illustre discepolo Francesco Melzi d’Eril e durante questo periodo ebbe modo di approfondire i suoi studi sull’idraulica, sulla navigabilità e sulle molteplici possibilità consentite dall’acqua stessa. Tra i numerosi reperti vinciani giunti fino a noi, vi sono numerosi disegni eseguiti nella valle del Lambro: dispositivi idraulici, chiuse e conche con porte a battenti in grado di controllare il livello dell’acqua. Molte opere sono state poi realizzate partendo dai progetti di Leonardo: ad esempio le chiuse attualmente presenti nella zona tra Paderno d’Adda e Cornate d’Adda.
Un’altra opera ingegneristica che viene fatta risalire al genio vinciano (anche se la paternità è in realtà incerta) è il traghetto di Leonardo a Imbersago. Si tratta di un’imbarcazione unica (ne esistono infatti solo due esempi) la cui particolarità è di funzionare solo grazie alla corrente dell’acqua: più forte è la corrente, maggiore risulterà la velocità del traghetto. Il traghetto di Leonardo collega Imbersago e Villa d’Adda, ossia le due province di Lecco e Bergamo.
Una tra le tappe più suggestive all’interno dell’Ecomuseo è quella dei Tre Corni. Infatti qui dove il fiume scorre tra rapide e speroni rocciosi coperti da una vegetazione selvaggia Leonardo ha trovato ispirazione per il suo famoso dipinto, la Vergine delle Rocce. Per essere ancora più precisi, il luogo fonte di ispirazione sarebbe nelle vicinanze del Santuario della Rocchetta, una piccola chiesa del XIV secolo a picco sull’Adda del XIV secolo.
Oltre ai rimandi leonardeschi, lungo le tappe dell’Ecomuseo è possibile rintracciare anche richiami di altri secoli, dal Medioevo a epoche più recenti. Infatti l’Ecomuseo conserva vestigia celtiche, longobarde e romane, opere idrauliche della bonifica benedettina alto medioevale, castelli e numerosi santuari. Tra le varie testimonianze, possiamo citare il Castello Visconteo di Trezzo, il Ponte di San Michele, la centrale Bertini.
Perciò, quando dicono che in estate a Milano non ci sia nulla a fare a Milano, possiamo rispondere: sbagliato, c’è l’Ecomuseo di Leonardo!

Sito Ufficiale Ecomuseo di Leonardo

Traghetto di Leonardo

Traghetto di Leonardo

Ecomuseo: Santuario Madonna della Rocchetta

Ecomuseo: Santuario Madonna della Rocchetta

Ecomuseo: ponte di San Michele

Ecomuseo: ponte di San Michele

Traghetto di Leonardo dal drone