Palazzo Trivulzio: il rococò a Milano, quello stile caratterizzato da tenui colori pastello, dalla delicatezza degli ornamenti e da audaci tocchi di luce e di luminosità. Il tempo del rococò inizia approssimativamente con la morte del re Sole francese, Luigi XIV nel 1715, fino alla rivoluzione francese del 1789: è il tempo della giocosità compreso tra l’abbandono del barocco e l’imperversare del neoclassicismo, il tempo di un ritorno ad ambienti più intimi ma al tempo stesso caratterizzati dall’allegria e dalla leggerezza.

Nelle parole del professore di belle arti William Fleming “Dove il barocco era ponderoso, massiccio e travolgente, il rococò è delicato, leggero e affascinante”. Una leggerezza che si riflette anche nei soggetti dei dipinti, che iniziarono a essere sempre più audaci, riflettendo i mutamenti della società. Nei palazzi gli ambienti vengono arricchiti con suppellettili di grande valore, le pareti e i soffitti vengono decorati con affreschi raffiguranti paesaggi ideali, il tutto arricchito da fregi di legno e stucco. Nei mobili prevale la linea sinuosa, bizzarramente intrecciata, con volute e riccioli dorati.

Immergiamoci quindi nelle atmosfere di questo periodo, varcando i portoni di Palazzo Trivulzio, uno dei palazzi che meglio esprime questo periodo storico.

  1. La storia di Palazzo Trivulzio
  2. Il palazzo
  3. Come arrivare
  4. Approfondimenti

La storia di Palazzo Trivulzio

Palazzo Trivulzio, esempio di rococò italiano, come abbiamo detto. Ma in realtà la sua storia inizia molto prima del 1700, quando era proprietà della famiglia Corio-Figliodoni-Visconti e le sue forme erano decisamente diverse da quelle che assumerà nel secolo successivo. È infatti solo tra 1707 e il 1713 che Palazzo Trivulzio inizia la sua trasformazione, dopo che ne entrò in possesso il marchese Giorgio Trivulzio imponendo un completo rimaneggiamento dell’edificio e affidandone i lavori a Giovanni Ruggeri. Fu tra le mani di questo eclettico architetto romano, già responsabile, tra le altre opere, della facciata di palazzo Cusani e battistero di San Lorenzo a Milano, che Palazzo Trivulzio assunse le forme che vediamo oggi, diventando sede delle feste più sfarzose che si tenevano nelle notti della Milano settecentesca. Passeggiando tra le stanze di questo palazzo, sembra quasi di vedere brillare gli abiti delle dame, complici i giochi di luce creati dai ricchi candelabri posizionati in angoli strategici delle sontuose sale.

Ma non solo balli e cene eleganti hanno reso popolare Palazzo Trivulzio. Tra le sue mura erano infatti ospitate collezioni d’arte da lasciare senza parole e senza fiato i fortunati ammessi ad ammirarle. In particolare, qui ha preso forma la Biblioteca Trivulziana, una poderosa collezione libraia iniziata dal primo figlio di Giorgio Trivulzio, Teodoro Alessandro e portata avanti dai nipoti. L’intero catalogo venne poi acquistato dal Comune di Milano nel 1935, andando a costituire l’istituto “Archivio Storico Civico” di Milano, ospitato presso il cortile della Rocchetta del Castello Sforzesco. Il pezzo forte della biblioteca di Palazzo Trivulzio era un manoscritto redatto da Leonardo Da Vinci, noto come Codice Trivulziano, composto da una raccolta di 51 carte, databile tra il 1478 e il 1493 e comprendente ritratti caricaturali o grotteschi, appunti per progetti architettonici, di fortificazioni e di macchine belliche. Come testimonia un’annotazione inserita nel codice, il documento venne lasciato in eredità da Leonardo stesso a Francesco Melzi per poi arrivare intorno al 1750 nelle mani di Carlo Trivulzio dopo una lunga serie di passaggi di proprietà.

Infine, proprio a Palazzo Trivulzio nacque Cristina Trivulzio, la cui figura precorritrice dei tempi che abbiamo già incontrato nel nostro girovagare per i palazzi milanesi, si staglierà sulla scena cittadina, diventando un’importante protagonista dei destini della giovane Italia.

Cristina Trivulzio

Cristina Trivulzio

Il palazzo

Palazzo Trivulzio si staglia in via Sant’Alessandro, in zona Missori, esattamente di fronte alla chiesa di Sant’Alessandro in Zebedia, con una semplice facciata che sembra voler nascondere i suoi interni e che contrasta con l’elaborato portale, con stipiti in granito e sormontato da un balcone ornato con una fitta trama di ferro battuto. Al di sopra del portale stesso spicca il grande stemma dei Trivulzio, insieme a un elefantino con la proboscide alzata.

Se siamo fortunati potremmo trovare il portone aperto e ammirare il primo tesoro custodito da Palazzo Trivulzio: lo stupendo portone di Palazzo Mozzanica, palazzo di stile rinascimentale lombardo, risalente alla metà del XV secolo situato nella corsia dei Servi (l’attuale corso Vittorio Emanuele) e demolito nel 1830 per lasciare spazio alla nuova galleria De Cristoforis.

Portale Mazzonica

Portone di Palazzo Mozzanica

Come arrivare

Palazzo Trivulzio è situato in piazza Sant’Alessandro, nei pressi del Duomo ed è facilmente raggiungibile dalla sede di International Residence in via Gustavo Modena 4. E’ possibile utilizzare sia i mezzi del trasporto pubblico (di superficie o metropolitana, entrambi a pochi passi di distanza) con un tragitto di 20 minuti sia recarsi a piedi, con una passeggiata di 30 minuti lungo le strade del centro di Milano.

 

Approfondimenti

Per approfondimenti su altri palazzi di Milano, rimandiamo alle seguenti risorse:

Palazzi di Milano: 4 palazzi da visitare

Palazzo Marino: dal 1558 storia di una maledizione

Di seguito il link al sito ufficiale dell’ Archivio Storico Civico e Biblioteca Trivulziana:

https://trivulziana.milanocastello.it/it