La Rotonda della Besana: da foppone a giardino chic a museo dei bambini. Si tratta del complesso costituito dalla Chiesa di San Michele ai Nuovi Sepolcri e dal suo porticato a segmenti d’arco in mattone a vista, a pochi passi dal Palazzo di Giustizia.
Seguiamo per gradi lo sviluppo della Rotonda, dalla fondazione ai giorni nostri.
In primo luogo, partiamo dal nome foppone: chi di noi non usa quotidianamente queste termine? Battute sciocche a parte, il foppone altro non è che il nome usato nell’antichità per designare le fosse comuni (letteralmente “grossa foppa”, ossia fossa). Infatti i fopponi erano cimiteri di emergenza, di solito costruiti fuori dalle mura delle città, anche se adesso sembra strano che la zona di via Besana possa essere considerata periferia cittadina.
In secondo luogo, perché una Rotonda se non siamo sul mare? (perdonate il riferimento datato e non troppo aulico). Perché era usanza costruire una cappella proprio al centro degli spazi ospedalieri e cimiteriali. In questo modo tutti sarebbero stati equidistanti dall’altare, considerato il simbolo cardine della cristianità.
Nel caso in questione, il cimitero era quello annesso all’Ospedale Maggiore: infatti alla fine del XVII secolo il sepolcreto dell’ospedale era diventato insufficiente per le accresciute esigenze della città. Quindi nel 1695 sotto la direzione dell’ingegnere collegiato dell’ospedale Arrisio Arrigoni venne progettato un nuovo cimitero chiamato “cimitero dei nuovi sepolcri“. La costruzione terminò nel 1697 e le prime tumulazioni avvennero nel luglio di quello stesso anno. Nel 1719 iniziarono i lavori sia per convertire l’oratorio in Chiesa sia per porre un argine al flusso della acque del Naviglio.
Il cimitero comunicava con l’ospedale tramite la Porta della Meraviglia e l’annesso Ponte dell’Annunciata che permetteva di scavalcare la fossa interna dei Navigli. Bisogna tenere a mente che Milano era città d’acqua: la copertura (opera discussa e per alcuni scellerata) della Cerchia dei Navigli avvenne nel 1930. Proprio a causa di tale copertura il Ponte dell’Annunciata fu demolito: fortunatamente le sponde vennero risparmiate e sono a tutt’oggi visibili a lato della Porta della Meraviglia, sull’attuale via Sforza.
Tuttavia, il cimitero venne presto dismesso: nel 1792 con la dominazione austriaca entrò infatti in vigore la legislazione sanitaria che imponeva la dislocazione dei cimiteri fuori dalla cerchia cittadina. Da quel momento partì una ridda di progetti per la sua conversione, sempre rimasti sulla carta e mai realizzati (a quanto pare una tendenza che ha radici antiche).
Nel 1906 iniziarono le opere di svuotamento dei sepolcri: fu così che vennero alla luce all’incirca centomila cadaveri, la maggior parte dei quali mummificati, che vennero traslati al Cimitero Musocco.
Facciamo un salto e giungiamo ai nostri giorni. La Rotonda della Besana è dal 1958 di proprietà comunale e ha visto svariati usi nel corso del tempo. Infatti ha ospitato svariate mostre, eventi culturali, concerti. Il giardino, nella sua forma attuale, è stato realizzato nel 1965 e copre un’area di 7100 m². Nei suoi spazi trovano posto il Muba, il Museo dei Bambini e recentemente un Bistrot.
La Rotonda della Besana è quindi uno spazio che va incontro ai bisogni di tutti ma soprattutto un angolo di verde e di silenzio nel pieno centro cittadino. Uno spazio perfetto per godersi un buon libro, magari preso in prestito dalla vicina biblioteca Sormani, sorseggiando un buon caffè freddo.

Pagina ufficiale del Museo dei Bambini
Pagina Facebook del Bistrot della Rotonda

La Rotonda, scorcio interno

La Rotonda, scorcio interno

Rotonda della Besana, esterno

Rotonda della Besana, esterno

Porta della Meraviglia, via Sforza

Porta della Meraviglia, via Sforza